La cerimonia di inaugurazione è finita, la delegazione nordcoreana è tornata a casa, che cosa è successo? Sul palco delle personalità erano seduti esponenti di paesi che si minacciano guerra da sempre, e la presenza più rara era quella di Kim Yo-Jong, sorella di Jong Un. Questa donna enigmatica ha mantenuto un atteggiamento cordiale, ha sorriso e salutato gli atleti, per poi incontrare il presidente del sud invitandolo a Pyongyang per un vertice con suo fratello. Questa è parsa una mossa molto astuta: instaurare un dialogo con Moon per strappare la Corea del sud dall’influsso belligerante americano. Nel corso degli incontri diplomatici c’è stato anche un concerto della Orchestra Samjiyon a Seoul, che mi sembra una idea squisita. Quanti capi di stato inviterebbero l’esponente di un paese con cui sono formalmente in guerra a sentire la musica? Diplomazia acustica. Nel frattempo la nazionale pancoreana di Hockey femminile ha perso sonoramente la sua prima partita contro la Svizzera. Questo era prevedibile, visto che è una squadra messa insieme all’ultimo momento e le cui giocatrici non parlano nemmeno la stessa lingua sportiva (al sud si usano i termini mutuati dall’inglese, mentre al nord le parole tecniche sono tradotte in lingua autarchica). A […]
Read More