Sono andato a fare la spesa per la prima volta a Toyosu. Ogni trasloco è un po’ un trauma, ma installarsi in un posto nuovo dà energia. Pare che tutti si siano ambientati, in molti casi sembra che i commercianti siano sempre stati lì. Il complesso è enorme, una struttura di 4 piani con parcheggio sul tetto, cemento nuovo, lucido, al piano terra dei portelloni automatici bloccano l’ingresso alle eventuali bestie affamate e danno un’impressione di pulizia. In realtà c’è una discreta confusione, il caos necessario al movimento della merce, il traffico dei TARE, i montacarichi. Ci sono delle strisce pedonali nuove di pacca ma quando provo ad attraversare con cognizione di precedenza un TAREttista a momenti mi arrota facendomi capire che le regole della viabilità sono prese pari pari da Tsukiji: chi è più ingombrante passa primo. Incontro quasi tutti i banconieri che frequentavo fino alla settimana scorsa, la scacchiera dei negozi è organizzata bene e si naviga con facilità, tutto il mercato dà l’impressione di essere asettico; o, detto in modo diverso, pulito. Mi rendo conto che, a vedere bene, Tsukiji era veramente lurido. In giro si vedono gruppetti di acquirenti con l’aria smarrita che cercano di orientarsi […]
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