È appena finito il periodo più sacro in Giappone: quello delle feste di capodanno. La città è stata tranquilla per una settimana, chi doveva tornare dai parenti la ha lasciata a chi non se ne è andato da Tokyo. A mezzanotte la quiete era punteggiata dal suono delle campane dei templi sparsi nel circondario. Mangiati i piatti della tradizione, bevuto spesso troppo, riposato e dormito in abbondanza, adesso tutti ricominciano dal nuovo anno, il numero 31 dell’epoca Heisei. L’ultimo con questo nome e che anzi durerà pochi mesi. Il 30 aprile di quest’anno, infatti, l’imperatore Akihito si dimetterà, regalando un po’ di giorni festivi ai sudditi, e comincerà una nuova epoca di cui non si sa ancora il nome. Al suo ultimo compleanno, in dicembre, 57mila persone sono andate a salutarlo al palazzo e a quanto sembra lui ne è stato piuttosto felice. Il 2019 sarà l’anno di vigilia delle olimpiadi di Tokyo, che può sembrare una esagerazione, ma questo è il livello di attesa (nervosa) che si sta vivendo qua. L’aspetto urbano è già cambiato e nell’arco di un anno e mezzo sicuramente risulterà sconvolto, con quartieri demoliti e ricostruiti, e palazzi sempre più invadenti a giganteggiare. Lo stadio […]
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