Dopo anni di chiusura per pandemia il Giappone è di nuovo aperto a chi vuole viaggiare con un visto turistico.
Questa è una piccola guida personale da leggere per ampliare le informazioni contenute in altre guide più complete. Ci troverete un po’ di idee e visioni abbastanza private, fatene buon uso.
TORNARE A VIAGGIARE IN GIAPPONE: QUALCHE AVVERTENZA
Negli anni di pandemia il Giappone si è chiuso completamente ai viaggiatori e ha sospeso i visti turistici, passando da milioni di visitatori annuali a circa 0. Pur senza che ci fossero leggi stringenti a riguardo, tutti hanno messo la mascherina nei luoghi pubblici, esterni e interni, per non togliersela più (adesso nei parchi e per strada si vede finalmente qualche volto). La naturale attenzione ai contagi che i giapponesi hanno sempre dedicato a raffreddori e influenze ha preso il sopravvento e seguire un certo tipo di etichetta è diventata legge non scritta.
Inoltre la scomparsa di volti chiaramente stranieri ha acutizzato una tendenza latente del Giappone: sentirsi un paese omogeneo, unitario, isolato e diverso dal resto del Mondo.
Di conseguenza per evitare di essere malvisti è meglio seguire le stesse regole che seguono i giapponesi, indipendentemente dalla valutazione sul merito dei comportamenti. Indossate la mascherina sempre e correttamente nei posti pubblici, specialmente sui treni e altri mezzi di trasporto, fatevi misurare la temperatura all’ingresso dei posti che lo richiedono, non parlate a voce alta, se tossite o starnutite fatelo nell’incavo del gomito e sanificate le mani prima di interagire in un ambiente.
Altra cosa indipendente dagli effetti pandemici: cercate di rilassarvi, sorridete e non arrabbiatevi: oltre a essere ritenuto molto maleducato porterà a un peggioramento della situazione, incomprensioni e anche di peggio.
QUANDO VENIRE
Lo so, la Storia non si fa con i “potendo scegliere…” e ognuno ha dei limiti temporali, ma i periodi migliori per visitare il Giappone sono primavera e autunno. Autunno anche meglio, secondo me, fino a dicembre: il clima è stupendo, secco, e natura e uomini riprendono fiato dopo l’afa estiva. Gran cibi, verdure e pesci di stagione, eventi culturali e feste popolari. In primavera la fioritura dei ciliegi può essere un’esperienza sia mistica che dionisiaca, ma imbroccare i pochi giorni perfetti è difficile, specie per un viaggio programmato mesi prima. Di solito i giorni dei Sakura sono verso la fine di marzo, ma tra riscaldamento globale e calamità naturali vai a sapere.
COSA FARE
Chi deve venire in Giappone mi chiede regolarmente cosa BISOGNA fare, secondo me. Sono un innamorato cronico di Tokyo, quindi i miei consigli vanno sempre a parare su questa città, scusate.
Meiji Jingu
Il santuario Shintoista nel bel mezzo della zona più affollata della città. Oltre a porgere un doveroso saluto e a fare bella figura con le divinità venerate nel complesso sacro (l’Imperatore Meiji e la Sua Signora, siete un po’ ospiti Loro), una visita qui vi permetterà di percepire l’essenza della religiosità giapponese meglio di tanti saggi. Una bella passeggiata in un bosco primordiale e artificiale allo stesso tempo vi condurrà fino al sancta sanctorum al centro, in un avvicinamento mistico e intimo. Poi, se vi interessa, cercate di saperne di più: la storia e la struttura di Meiji Jingu sono uniche.
Valle di Todoroki
È un avvallamento scavato dal fiume Yazawa, ed è la zona naturale più intatta nei vicini dintorni di Tokyo. La stazione a cui scendere è Todoroki, appunto, nel quartiere residenziale di Setagaya. La passeggiata lungo il fiume è abbellita da ponti rossi (con acqua che scorre sotto), un tempio, un negozio di dolci che serve anche il tè per una pausa gustosa, piccole cascate, e anche due tombe a tumulo del quinto secolo.
Suntory Hall
Una delle sale da concerto più belle del mondo e con un’acustica imponente ma allo stesso tempo morbida e rilassante. In base al periodo in cui sarete a Tokyo controllate il programma della sala e comprate un biglietto per qualche concerto, non ve ne pentirete. Quando è stata costruita il consulente per la disposizione dei posti a sedere era H. v. Karajan, per dire. Se vi piace la musica sinfonica, questa è una Mecca per le orecchie, se non vi piace qui cambierete idea.
Golden Gai
Il quartierino dei localini a Shinjuku, ognuno con 5-7 posti e un carattere ben definito. Il fatto di essere molto caratteristico lo ha fatto diventare un raduno affollato di turisti in cerca della serata tipicissima tokyese. Venire qui è un po’ un giro di roulette: può andare bene o risultare deludente. Punti a cui fare attenzione:
- in quasi tutti i posti si paga una quota fissa solo per essere entrati, e in generale il conto non è economico
- il personale raramente parla altro che il giapponese
- c’è la possibilità di finire in un locale pieno solo di turisti e addio serata caratteristica locale
Se riuscite a trovare il posto giusto nella serata giusta, però, vivrete l’esperienza più interessante degli ultimi mesi.
Shinjuku Gyōen
Giardini e parchi di Tokyo sono bellissimi e ognuno ha un suo carattere, Gyōen ne assomma vari al suo interno. Enorme, è diviso in una zona giapponese, una che definirei inglese, col pratone e alberi, e una che definiscono alla francese ma sappiamo tutti benissimo che i giardinieri alla corte di Francia erano tutti della nostra penisola. Dentro ci sono baretti, zone ristoro, laghetti, zone gioco ma non è possibile bere alcolici. Ah, si paga l’ingresso.
Uscire la sera
Dopo le 17 la persona media esce dal lavoro e va a bere e mangiare fuori, rigorosamente in quest’ordine, con gli amici o solo/a. Andate in giro in questa fascia oraria e troverete un sacco di gente in vena di rilassarsi e, perché no, fare amicizia. Oltre alle zone più battute, io suggerirei:
Shinjuku sanchōme, un angolo meno battuto a est della stazione
Harmonika yokochō a Kichijōji, un posto retrò popolare e ottimo
Nakano, tutto il quartiere è facile da girare a piedi e pieno di offerte gastronomiche
Mercatini delle pulci
Un sacco di cianfrusaglie pittoresche giapponesi ricoprono i banchetti dei mercati delle pulci a Tokyo. I più interessanti sono:
Shinjuku, Hanazono jinja, ogni domenica dalle 6.30 alle 15.00
Aoyama, Università delle Nazioni Unite, ogni sabato 10.00-16.00
Ueno, Shinobazu Ike, 5 volte l’anno, cadenza irregolare, tocca andare e sperare
COSA NON FARE
Altra richiesta che sento spesso è “cosa non fare?”. Quasi niente, si può dire che a Tokyo non esistono trappole per turisti e mi è capitato di andare in locali che erano chiaramente pensati per gli stranieri e comunque mangiare bene. Insomma tranquillità per il turista, ma un paio di cose io le eviterei,
tipo:
Mario Kart per le strade di Tokyo
C’è una ditta che affitta i go-kart per andare in giro in massa sulle strade di Tokyo vestiti con i costumi di Mario Kart. Quest’idea, nonostante abbia avuto un grande successo presso (un certo tipo d)i turisti, secondo me ha solo effetti negativi:
- Si intralcia il traffico della città che di certo non ha bisogno di altri veicoli guidati da gente che poi nemmeno sa le strade
- Si inquina l’aria e il silenzio, specialmente il quartiere dove c’è la base del noleggio, i residenti si sono lamentati per anni
- Si rischiano incidenti che regolarmente sono avvenuti
- Ci si fa considerare degli scemotti dai locali
- Si fa uno sgarbo ai veri Mario e Luigi, visto che la ditta non paga i diritti e anzi ha dovuto pagare un risarcimento alla Nintendo
Cercare un posto per cenare dopo le 20.30
Come detto, in Giappone si mangia presto e le cucine accendono i fuochi alle 5 di pomeriggio. È vero che Tokyo non dorme mai, ma i suoi cuochi sì, quindi se cominciate a cercare un posto che vi serva una cena alle 9 di sera rischiate di trovare tutto pieno o la cucina chiusa. A quel punto vi rimarrebbe l’infausta cena al combini, con onigiri (se non si sono finiti anche quelli) e i ramen istantanei.
Buonsenso
Evitate di dare retta ai buttadentro che vi propongono serate lascive in locali pronti a soddisfare le vostre voglie, specie in quartieri problematici come Kabukicho: sono truffe.
Non portate o usate droghe illegali: la polizia giapponese tende a non essere gentilissima con chi lo fa.
BAMBINI (E NON)
Non è difficile girare con i bambini in Giappone: ogni stazione ha l’ascensore e se non c’è potreste chiedere al capostazione di aiutarvi a trasportare il passeggino a braccia. Per il resto i bambini sono ben accetti quasi ovunque, con qualche eccezione per i locali dove si beve la sera (specie a Tokyo). La vita notturna è considerata una cosa esclusivamente per gli adulti e non vedrete nemmeno ragazzi sotto i 18 anni in giro, tanto meno famiglie al completo.
Detto questo, tutti i posti elencati finora vanno bene, e aggiungerei
Miraikan, il museo nazionale della scienza del futuro
A Odaiba (potete approfittare per vedere il Gundam in mostra lì in zona), è un posto bellissimo per avvicinarsi alle scienze, ai voli spaziali e al futuro visto dal Giappone. Sito
Palazzo dei pompieri a Yotsuya
Ingresso gratuito, mostra di reperti e tecniche usate per il controllo degli incendi nei secoli. I pompieri erano l’istituzione popolare più importante in Giappone e a Tokyo nel periodo Edo, un’era di pace ma in cui il fuoco minacciava costantemente una metropoli fatta di legno. Sul tetto c’è un elicottero su cui si può salire.
Museo Nazionale di Ueno
Il museo più importante del Giappone e uno dei più belli in Asia. Ottimo per i bambini, per come è organizzato, con un parco fuori e vari padiglioni con collezioni diversissime tra cui fare la spola. C’è anche uno spazio dove bambini e ragazzi possono giocare con dei modelli delle armature esposte e ricreare una scatola laccata con design originale. Comprate i biglietti on line anticipatamente.
Museo Edo-Tokyo
A Ryōgoku, un esempio bellissimo di musealità giapponese: quasi niente è originale, moltissimo si può toccare, provare, esperire. Diorami, case antiche, quartieri ricostruiti della vecchia Edo e pannelli interessantissimi sulla storia de ‘sta città.
Nota: il museo è purtroppo chiuso per ristrutturazione fino al 2025 (!). In alternativa suggerirei il museo di Shitamachi, a Ueno sulle rive dello stagno Shinobazu, dove hanno ricostruito un angolino di quartiere popolare del periodo Edo.
LEGGERE
Volete leggere un libro? Tokyo fa per voi. Tralasciando i caffè, i bar e addirittura un ostello costruito in una libreria e viceversa, suggerirei, oltre all’ottima valle Todoroki e al ridente parco Gyōen di prima, il parco lungofiume Sumida nei pressi della stazione di Asakusa. Qui potrete leggere e, nelle pause, guardare l’acqua scorrere, le barche, i ponti, i treni che ci passano sopra, la skytree. Poi se la stagione è quella dei ciliegi mollami proprio.
Se volete sostenere i progetti di pesceriso andate su PATREON: troverete, tra le altre cose, una guida a terme e bagni giapponesi a puntate, solo per sostenitori.
Ciao Flavio! Grazie per tutti i tuoi bellissimi consigli, molto apprezzati
Andando al link del patreon non trovo l’indice dei contenuti che offri, cosa sbaglio?
Scusa, il sito di Patreon è sospeso per ora. Seguimi per le prossime novità, come si dice in questi casi