Come molte persone sbadate non mi ritengo una persona sbadata. Poi camminando mi cadono le cose. Penso che le persone precise e attente agli propri oggetti si somiglino tutte, ma che ognuno sia distratto a modo suo. Io ad esempio non dimentico di raccogliere le cose importanti quando vado via da una stanza di albergo o quando faccio i bagagli, non mi scordo di comprare gli ingredienti per la cena o di mettere la benzina nella moto. No, io perdo le cose perché mi cadono. Negli anni ho perso soldi, agende, astucci pieni di penne, maglie e altra roba che ho cercato di dimenticare perché poi ci rimugino anche su e ci sto male.
Sull’aereo ho perso la patente (quella rosa, di stoffa), scivolata dalla tasca sul sul sedile e arrivato a Francoforte mi hanno chiamato al bancone per restituirmela. In aeroporto do il meglio, e una volta a Tokyo, prese le carte di imbarco per mi sono avviato al controllo, poi pronto a imbarcarmi ho notato di aver perso la seconda carta di imbarco, quella dalla Germania all’Italia. Ho avvertito le assistenti e in qualche modo mi hanno fatto avere un foglio che diceva che ero scemo ma che avevo il diritto di arrivare fino a Venezia o Trieste, adesso non mi ricordo.
La mattina del 25 aprile scorso sono uscito un po’ sovrappensiero, volevo comprare dei fiori e sono andato prima a ritirare i soldi al bancomat, 20000 yen che al cambio di quel giorno corrispondevano a circa 120 €, ma come percezione si aggirano attorno ai 200 €.Arrivato dal fioraio mi accorgo di non averli: non sono nelle tasche della tuta né nel porta tessere. Provo anche nelle mutande, irrazionalmente, ma niente. Sono sicuro di essere stato al bancomat, ma ho ritirato le due banconote da 10000? Non le avrò dimenticate lì? Torno velocemente e sollevo il telefono che c’è nella postazione bancomat, l’impiegata mi dice che, controllando, risulta che il contante è stato preso; nel caso fosse stato dimenticato la macchina se lo ri-ingoierebbe e il prelievo sarebbe annullato.
Mi sono caduti i soldi?
Faccio un altro prelievo e compro i garofani rossi, poi vado alla piccola postazione di polizia che c’è all’incrocio per denunciare lo smarrimento. Sì, è possibile denunciare lo smarrimento di contante, c’è anche una casella da barrare sul modulo ⬜️CONTANTI (numero banconote da 10000, 5000, 1000, monete).
È brutto perdere i soldi, rode. Ma io li ho persi o se li è presi qualcuno che è arrivato al bancomat dopo di me? Non riesco a ricordare.
Telefono alla mia banca, penso che se qualcuno li ha presi dallo sportello al posto mio si dovrebbe capire dalla videocamera installata lì, e si tratterebbe di un reato. Mi dicono che per controllare bisogna coinvolgere la polizia e fare una denuncia, procedura diversa dalla notifica di smarrimento. Arrivato a questo punto forse la fatica supera il valore dei soldi persi, ma sono curioso di vedere come funziona il meccanismo e in serata vado al commissariato di polizia dove gli sportelli sono chiusi al pubblico ma c’è un piantone. Con pochissima voglia di starmi dietro. Quando gli parlo dei miei contanti mi sento un po’ come Lebowski che insiste col poliziotto per le cassette dei Creedence Clearwater, mi aspetto che da un momento all’altro mi dica che metterà due squadre a lavorare sul caso.
Poi comincia a smanettare stancamente col terminale, mi dice di sedermi un momento, fa una telefonata. Rivelazione: in giornata qualcuno ha trovato dei soldi per terra e li ha riconsegnati alla polizia, ma devo tornare qui il giorno dopo, con la luce e una prova di averli prelevati, adesso il centro oggetti smarriti è chiuso.
Così faccio, porto il libretto su cui sono segnati i movimenti tra cui il prelievo sventurato, un documento e la dichiarazione di smarrimento. Allo sportello chiedo alla signora che mi dà i 20000 se per favore mi può dare anche il nome della persona che li ha raccolti e restituiti, ma nel modulo sono barrate le caselle ☑️Non voglio che la polizia dia i miei dati e ☑️Non voglio alcuna ricompensa.
La signora della polizia aggiunge, di suo “se vuole sdebitarsi, faccia la stessa cosa se le capiterà di trovare dei soldi”.
QUI e QUI alcuni numeri che riguardano il fenomeno
Ciao, Flavio, che bello scoprire che hai anche un blog. Non ho mai commentato ma ti seguo sempre con estremo piacere, mi piace il tuo sguardo sulle cose.
Ho trovato il tuo post davvero molto interessante. Mi permetto solo un piccolo appunto: non è vero che le persone precise e attente che difficilmente perdono qualcosa (ovviamente appartengo a questa categoria) si assomigliano tutte; semmai l’unica cosa che le accomuna, mi sento di poter dire, è l’ANSIA.