La cerimonia di inaugurazione è finita, la delegazione nordcoreana è tornata a casa, che cosa è successo? Sul palco delle personalità erano seduti esponenti di paesi che si minacciano guerra da sempre, e la presenza più rara era quella di Kim Yo-Jong, sorella di Jong Un. Questa donna enigmatica ha mantenuto un atteggiamento cordiale, ha sorriso e salutato gli atleti, per poi incontrare il presidente del sud invitandolo a Pyongyang per un vertice con suo fratello. Questa è parsa una mossa molto astuta: instaurare un dialogo con Moon per strappare la Corea del sud dall’influsso belligerante americano. Nel corso degli incontri diplomatici c’è stato anche un concerto della Orchestra Samjiyon a Seoul, che mi sembra una idea squisita. Quanti capi di stato inviterebbero l’esponente di un paese con cui sono formalmente in guerra a sentire la musica? Diplomazia acustica. Nel frattempo la nazionale pancoreana di Hockey femminile ha perso sonoramente la sua prima partita contro la Svizzera. Questo era prevedibile, visto che è una squadra messa insieme all’ultimo momento e le cui giocatrici non parlano nemmeno la stessa lingua sportiva (al sud si usano i termini mutuati dall’inglese, mentre al nord le parole tecniche sono tradotte in lingua autarchica). A […]
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Il 9 febbraio si apriranno le olimpiadi invernali di PyeongChang, nella corea del sud. Viste da qui sono come una convergenza di tensioni che potrebbero scatenare eventi tragici (come avvenne per le olimpiadi di Seoul nel 1988), far incamminare la situazione verso un percorso di pace (per i più ottimisti) o semplicemente non portare a niente. Vi presento gli attori sul palcoscenico, perché in un certo senso si tratta di una performance. Stati Uniti d’America Dopo schermaglie piuttosto sconcertanti su twitter, Trump sembra voler dimostrare che con lui e il suo paese non si scherza. Gli USA chiedono il disarmo nucleare immediato della Corea del nord e per ottenerlo hanno imposto una serie di sanzioni economiche e politiche durissime, come se la guerra si fosse già aperta. In Corea è stato mandato Mike Pence -il vice presidente- che fa la faccia dura, non incontrerà gli emissari coreani del nord, ha sfoderando frasi come “non permetteremo alla Corea del nord di monopolizzare l’immagine delle olimpiadi” e “proteggeremo i nostri alleati dalla minaccia della peggiore dittatura del mondo” e una serie di altre dichiarazioni che minacciano guerra nucleare da parte degli USA e i loro alleati nella zona (principalmente il Giappone). Ora, […]
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Sono andato a mangiare nel ristorante di Mirai Kobayashi, dove si può pagare il conto con la propria forza lavoro. In cambio di 2 ore da cameriere o addetto alla cucina si può mangiare un pranzo o una cena. L’idea si basa sul concetto di open source: l’unica amministratrice fissa è Mirai stessa e tutti sono incoraggiati a contribuire non solo con il lavoro fisico, ma anche con idee che aiutino a sviluppare le attività del ristorante. Essere assunti al Mirai Shokudo è molto facile, ci si iscrive, si controlla il calendario e si riempie una fascia di orario sguarnita. L’esperienza Il posto è molto raccolto, casalingo, ha un bancone con 12 posti facili da servire. Gli impiegati occasionali sono gentili e leggermente impacciati nella preoccupazione da primo giorno. Quando sono andato mi ha servito un signore sorridente al suo secondo turno e in cucina c’era una ragazza cinese; entrambi erano diretti con cortese e decisa fermezza dalla reggitrice, Mirai. Il cibo è ottimo e familiare. Nel vassoio prestabilito che non ammette scelta ci sono gli tsukemono (verdure conservate), un piatto principale e una zuppa di miso che si avvicina molto al minestrone. Il riso è dispensato a volontà nei […]
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Criptovalute, quanto ne sapete? Io pochissimo ma posso informarvi che venerdì scorso c’è stata la più grande rapina digitale da quando esistono e la vittima è stata Coincheck, un operatore di Tokyo. Mentre si cerca di capire dove siano finiti i soldi, i clienti dovranno essere rimborsati per un valore di circa 534 MILIONI di dollari statunitensi. Il mio primo pensiero nel leggere questa notizia è andato a una ormai irrinunciabile band del panorama musicale giapponese: le ragazze-valute virtuali. Da queste parti, infatti, la cosa migliore per spiegare e propagare un concetto è farne un pupazzo allegorico (spesso allegro) e la seconda cosa migliore è formare una band, preferibilmente girl band. Sono nate così le Kasoutsuka Shoujo (仮想通貨少女), una variazione sul tema delle IDOL BAND come le AKB, e ognuna delle ragazze rappresenta una criptovaluta come bitcoin, bitcoin cash, NEM, MONA e compagnia cantando. Per ora hanno fatto uno spettacolo a Tokyo, ovviamente si occupano di vendere tutto il merchandise del caso (non accettano moneta tradizionale, solo cripto), e probabilmente la loro popolarità aumenterà insieme al denaro virtuale. Potrebbe sembrare abbastanza singolare che il Giappone sia così lanciato in questo campo mentre nella vita di ogni giorno la carta di […]
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Ieri notte ha nevicato forte qui a Tokyo. 23 centimetri. Oltre ai treni in ritardo, a qualcuno che sciava nell’incrocio di Shibuya, al rischio di scivolare o lo smarrimento felice di vedere una città completamente bianca mi ha meravigliato la preparazione al fenomeno degli abitanti del mio quartiere. Sono tornato a casa verso le 22 e quasi tutti stavano spalando la neve sotto i fiocchi. Per essere un posto non così nevoso, Tokyo ha delle risorse inaspettate, specie nei quartieri popolari. La gente spalava da davanti casa propria, per poi allargarsi alla strada, agli ingressi di altre case, nel freddo, sudati; una signora con una pattumiera di fortuna. Io avevo solo uno spazzolone ma ha fatto il suo lavoro, nel silenzio della notte sordinata. Stamattina tutto il quartiere aveva i suoi camminamenti e la neve brillava al sole.
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