A Udine, in una zona a est, separata dal centro città, c’è una via che dà il nome all’intera zona: Riccardo (di) Giusto. La questione del “di” la spiego dopo, ma è un quartiere dove ho avuto l’onore di abitare, quando era considerato una delle zone difficili della città, qualcuno lo chiamava il Bronx di Udine, sono sicuro senza conoscere il pittoresco quartiere newyorchese e forse nemmeno altre città fuori dalla nostra regione. Di fatto era un quartiere abbastanza tranquillo, la nomea di postaccio veniva dalla presenza di case popolari, qualche famiglia difficile, qualche isolato atto di vandalismo, un po’ di teppismo più esibito che effettivo, redditi in media più bassi del centro città e dei paesi circostanti, e soprattutto la presenza di palazzoni che per il friulano medio significano già di per sé degrado. E poi nel quartiere c’erano i singars, i sinti. Piazzati in accampamenti ai bordi dei quartieri appena sviluppati, si occupavano di raccolta del ferro, avevano le bestie che pascolavano nei prati e hanno generato un fenomeno che -per quanto ne sappia io- esiste solo in questa zona del mondo: lo slang dei gagè (i non rom) ha preso abbondantemente in prestito parole e espressioni del […]
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