Ho colpevolmente trascurato questo spazio personale, specie da quando ho cominciato a scrivere settimanalmente su ilpost qui → https://www.ilpost.it/flavioparisi/ In questa situazione difficile e pericolosa da molti punti di vista ho pensato fosse meglio aggiornare le persone che mi conoscono e chi vuole sapere cosa succede a Tokyo, quindi questo blog si rimette in moto. Continuerò a contribuire al blog de il post, nel frattempo. Per fare il punto: il Giappone era partito come uno dei paesi più colpiti e più a rischio per il virus; l’approdo della nave da crociera, i malati lasciati liberi di disperdersi tra la folla. Si prevedeva un’impennata, invece presto la Corea del sud, poi l’Italia, poi l’Europa e gli Stati Uniti hanno moltiplicato i malati e, purtroppo, i morti. E in Giappone? quasi niente. Ricoveri per l’influenza addirittura inferiori all’anno precedente, pochissimi casi, pochissimi controlli, un senso di normalità, a parte due settimane di scuole chiuse e di telelavoro, di concerti e eventi annullati. Da questa settimana continua il telelavoro ma si sono tenuti alcuni spettacoli con assembramenti oceanici. E poi i ciliegi sono fioriti, gli universitari si sono laureati e tutto questo porta alcol bevuto, abbracci dati e ricevuti, interazioni spinte al massimo. Ieri […]
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La cerimonia di inaugurazione è finita, la delegazione nordcoreana è tornata a casa, che cosa è successo? Sul palco delle personalità erano seduti esponenti di paesi che si minacciano guerra da sempre, e la presenza più rara era quella di Kim Yo-Jong, sorella di Jong Un. Questa donna enigmatica ha mantenuto un atteggiamento cordiale, ha sorriso e salutato gli atleti, per poi incontrare il presidente del sud invitandolo a Pyongyang per un vertice con suo fratello. Questa è parsa una mossa molto astuta: instaurare un dialogo con Moon per strappare la Corea del sud dall’influsso belligerante americano. Nel corso degli incontri diplomatici c’è stato anche un concerto della Orchestra Samjiyon a Seoul, che mi sembra una idea squisita. Quanti capi di stato inviterebbero l’esponente di un paese con cui sono formalmente in guerra a sentire la musica? Diplomazia acustica. Nel frattempo la nazionale pancoreana di Hockey femminile ha perso sonoramente la sua prima partita contro la Svizzera. Questo era prevedibile, visto che è una squadra messa insieme all’ultimo momento e le cui giocatrici non parlano nemmeno la stessa lingua sportiva (al sud si usano i termini mutuati dall’inglese, mentre al nord le parole tecniche sono tradotte in lingua autarchica). A […]
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Domenica si sono concluse le operazioni di voto per il parlamento giapponese. I seggi sono rimasti aperti 10 giorni per stimolare l’affluenza al voto che comunque è rimasta molto bassa come sempre (circa 53%). Convocate il 25 settembre, queste elezioni sono state una sfida del primo ministro Shinzo Abe, leader del partito liberal-democratico JIMINTO che ha la maggioranza schiacciante in parlamento. Per farla breve ha stavinto, in alleanza con il partito buddhista KOMEITO, stracciando la sindaca di Tokyo, Yuriko Koike che, uscita dal partito di maggioranza e presentatasi alla testa del “partito della speranza”, ha preso una batosta. Adesso si dedicherà ai preparativi delle famigerate (almeno su questo blog) olimpiadi del 2020 (visto che non si è mai dimessa da sindaca) e probabilmente si consolerà con il vino frizzante che fanno in Francia, da dove ha seguito e commentato i risultati delle elezioni. E gli altri partiti? E l’opposizione? Il partito chiamato democratico non esiste più, si è sciolto poco prima delle elezioni e molti dei suoi uomini sono confluiti a formare il partito costituzional-democratico RIKKEN MINSHUTO. Ecco, a loro è andata abbastanza bene perché hanno avuto il 19% dei voti e 55 seggi in parlamento. Come dice il nome, […]
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