Oggi c’è stato un terremoto molto forte a Osaka, del sesto grado giapponese. Dovrebbe essere più forte di quello che si è sentito qui a Tokyo nel marzo 2011, e questo mi fa rabbrividire perché per me quello è stato il massimo tollerabile, credo. Pare sia stato però più breve, anche se a una profondità molto ridotta e quindi violento. Come al solito questi eventi creano una bolla i cui confini sono quelli dei danni subìti: qui non si è sentito niente e la vita è proseguita per tutta la giornata come al solito, a parte dei messaggi dall’Italia con cui amici e parenti si sinceravano che io stessi bene. Subito riverberati verso i miei amici che abitano nel Kansai. Qui alcuni tweet dell’evento: le macchine sballottate, l’acquedotto scoppiato, persone sulla massicciata, gente che spinge a mano un treno. 地震で動かなくなった御堂筋線電車をみんなで押してる。帰れますように。 pic.twitter.com/BjjVse9zpS — tak (@hIZSMzFwodb9Vgy) June 18, 2018
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